Sarà in scena al teatro Golden, il 17 e 18 maggio, il primo Festival del teatro Forense. Festival che nasce con l’intento di offrire al pubblico una rassegna di opere teatrali aventi ad oggetto il tema della giustizia. Due gli spettacoli in programma in questa prima edizione. Il 17 sarà in scena Il delitto Bebawi di Cinzia Tani con gli attori della compagnia Centrarte Mediterranea per la regia di Luigi di Majo, mentre il 18 sarà la volta di Dreyfus di Rosario Tarantola e Vittorio Pavoncello interpretato dalla compagnia Avvocati alla Ribalta e diretto dallo stesso Pavoncello.
L’originalità del progetto, ideata e prodotta all’avvocato Vincenzo Sinopoli e dal produttore Andrea Maia con il patrocinio del Consiglio Nazionale Forense presso il Ministero di Giustizia, dell’Ordine degli avvocati e dell’Associazione Nazionale Magistrati è data dal fatto che le opere rappresentate non solo trattano il tema della giustizia, ma sono interpretate da attori che nella vita sono i reali soggetti del processo: giudici e avvocati che quotidianamente si esibiscono sui “palcoscenici” dove si amministra la giustizia.
Questo conferisce alle opere atmosfere noir ad alta tensione drammatica, dove finzione e realtà si rincorrono continuamente e lo spettatore si trova catapultato in un Tribunale dove gesti, parole, dispute, sono esattamente gli stessi di un vero processo. Perché i dibattimenti sono anche teatro. Non a caso il codice penale del 1913 all’art. 375 escludeva <<posti speciali>> riservati allo spettatore.
Un processo pubblico, dove accusa e difesa si scontrano senza esclusione di colpi per far prevalere le loro tesi e, dove un giudice terzo, vigila affinchè il contraddittorio si svolga nel pieno rispetto della legge e dei diritti dell’imputato.
Alla fine il giudice emetterà la sua sentenza per condannare o per assolvere.
Quella sentenza e quel processo che ha voluto anche Cristo, perché non ci può essere condanna senza un processo.
La disposizione del teatro Golden su tre lati, consente a tutti gli spettatori di essere inclusi nella rappresentazione realizzando alla lettera un autentico processo pubblico.
Dopo ogni spettacolo seguirà dibattito con il pubblico
17 Maggio
Il delitto Bebawi
di Cinzia Tani
compagnia Centrarte Mediterranea
regia di Luigi Di Majo
Il processo ai coniugi Bebawi è considerato uno dei più rilevanti del ‘900.
Il 18 gennaio 1964 viene trovato il cadavere di Farouk Chourbagi all’interno del suo ufficio di Roma, crivellato da quattro colpi di pistola e con il viso sfregiato dal vetriolo.
Dell’omicidio vengono imputati Claire Ghobrial e il marito Youssef Bebawi, entrambi egiziani come la vittima, quest’ultimo amante di Claire Ghobrial.
I coniugi, nel corso di tutto il processo, si accusano vicendevolmente, determinando un contraddittorio tale da rendere sempre incerto l’esito dello stesso.
Il dilemma che aleggia su tutta la vicenda giudiziaria è se ad uccidere Farouk siano stati entrambi i coniugi oppure solo Claire, o solo Youssef.
Alla fine della rappresentazione il Presidente legge la sentenza
Successivamente il narratore racconterà l’esito delle quattro sentenze che servirono a chiudere la vicenda dal punto di vista giudiziario, pur rimanendo dei dubbi dal punto di vista umano.
18 Maggio
Dreyfus
di Rosario Tarantola e Vittorio Pavoncello
compagnia Avvocati alla Ribalta
regia di Vittorio Pavoncello
Dreyfus (1894-1905) fu il primo clamoroso caso politico-giudiziario scoppiato nella Francia della Terza repubblica. Nel 1894 Alfred Dreyfus, ufficiale di origine ebraica impiegato presso il ministero della Guerra, fu accusato di aver rivelato segreti relativi alla difesa all’addetto militare tedesco a Parigi. Arrestato in ottobre, dopo un giudizio sommario Dreyfus fu degradato e condannato alla deportazione a vita nell’isola del Diavolo (Caienna). L’opinione pubblica francese, travolta da un’ondata di antisemitismo, dimenticò il caso finchè, nel 1896, il comandante G. Picquart, nuovo responsabile dell’ufficio informazioni del ministero, riaprirà le indagini, persuaso della colpevolezza di un altro ufficiale francese, Esterhazy. Questi però, nonostante la debolezza delle prove a carico di Dreyfus, venne scagionato dal consiglio di guerra (1898).
In seguito al trasferimento punitivo di Picquart in Tunisia E. Zola pubblicò sull’Aurore un articolo divenuto poi famoso, dal titolo “l’accuse”, a difesa di Dreyfus. Querelato, fu condannato a un anno di carcere e a 3000 franchi di ammenda. Poco dopo il colonnello Henry, autore di alcuni documenti falsi aggiunti al fascicolo di Dreyfus, fu scoperto e si suicidò. Giunta al governo la nuova coalizione di “difesa repubblicana”, nel 1899 si tenne la revisione del processo, ma il consiglio di guerra confermò la colpevolezza di Dreyfus. Malgrado ciò Dreyfus fu graziato e reintegrato nel suo grado nel 1906. Alla fine la Cassazione in un secondo processo di revisione assolse definitivamente Dreyfus.
Prezzo biglietto € 11,00
Orario spettacoli ore 21.00
TEATRO GOLDEN
Via Taranto 36 - Roma - Tel 06.70493826
info@teatrogolden.it ; www.teatrogolden.it